Lo scatto a livello dell’anca, ovvero quel “clic” udibile anche all’esterno che si può avvertire durante una passeggiata, facendo le scale, oppure flettendo le gambe, ha diverse cause che possono avere origine interna (più rara – intra-articolare) o esterna (più frequente – extra-articolare) all’articolazione. In alcuni casi e nelle fasi iniziali, la fisioterapia può aiutare a risolvere il problema.
Sintomi
Nell’anca a scatto extra-articolare:
- il “clic” non può sempre essere riprodotto dal paziente a comando
- allo scatto si associa, nel tempo, il dolore, dovuto all’insorgenza di una infiammazione (borsite trocanterica) o calcificazione del tendine
Nell’anca a scatto intra-articolare:
- il “clic” non può essere riprodotto dal paziente a comando
- il paziente avverte blocchi “meccanici” improvvisi
- totale assenza di dolore (in molti casi)
Cause
Lo scatto dell’anca extra-articolare è dovuto alla frizione anomala di alcuni tendini durante il movimento. Quando il tendine interessato scavalla una determinata struttura ossea o capsulare, il paziente avverte una chiara sensazione di scatto.
In generale, l’anca a scatto extra-articolare è presente in caso di:
- differenza di lunghezza dei due arti: l’arto più lungo è più esposto all’anca a scatto
- debolezza dei muscoli rotatori esterni dell’anca
- scarsa stabilità lombopelvica
- iperpronazione del piede: in questo caso il piede, appoggiando sull’esterno del tallone trasferisce il peso del corpo sul bordo interno del piede anziché sull’avampiede
Lo scatto dell’anca intra-articolare è dovuto a diverse condizioni patologiche (rotture del labbro acetabolare, ipertrofia del labbro acetabolare, sinovite del villo nodulare, corpi liberi singoli o associati a condromatosi) che richiedono trattamenti specifici.
Trattamento conservativo
In assenza di dolore, e in base alla causa, l’anca a scatto esterna si cura con:
- rialzo dell’arto più corto per la correzione temporanea della dismetria delle gambe
- riposo
- fisioterapia ed esercizi di stretching della fascia lata (vedi esercizi di stretching)
- esercizi di stretching dell’ileopsoas + eventuali infiltrazioni locali sotto controllo ecografico o radiologico
- modifiche nel tipo di allenamento e/o attività fisica
- uso transitorio di antinfiammatori
Trattamento chirurgico
Nel caso il dolore continui, oppure il paziente non tolleri il perseverare cronico dello scatto, è indicato il trattamento chirurgico.