Perché le arti marziali possono danneggiare l’articolazione dell’anca? Risposta a cura del dott. Nicola Santori.
Judo, kung fu, karate, viet-vo-dao sono solo alcune delle molte arti marziali che prevedono il cosiddetto calcio circolare che può essere molto dannoso per le articolazioni, specialmente per l’anca. «Gli atleti tra i 30 e i 50 anni sono quelli più a rischio – spiega il dottor Santori – anche se, in realtà, qualsiasi movimento mal eseguito può convertirsi in un fattore di rischio per lesioni e infiammazioni dell’anca.»
Tra i movimenti più “pericolosi” delle arti marziali, il calcio circolare consiste nell’apertura dell’anca, il sollevamento della gamba, il caricamento del colpo facendo sforzo sul quadricipite femorale ed infine la distensione completa della gamba per colpire l’avversario. «Un movimento come questo, se eseguito male – continua il dottor Santori – può causare la rottura o il distacco del labbro acetabolare, ovvero della “guarnizione” che circonda l’acetabolo, ovvero la sede in cui è inserita la testa del femore e che favorisce il movimento e la stabilità dell’anca. Il rischio di rottura o il distacco del labbro acetabolare aumenta se la muscolatura dell’anca non è sufficientemente forte ed elastica – aggiunge il dottor Santori -.
Le lesioni del labbro acetabolare si verificano più frequentemente se è presente una patologia, chiamata conflitto femoro-acetabolare, estremamente dolorosa, che consiste in una anomalia di forma dell’anca che ostacola il libero movimento della testa del femore all’interno dell’acetabolo. In caso di rottura o il distacco del labbro acetabolare, lo sportivo avverte un dolore molto intenso, specialmente nella zona inguinale. Quando compare il dolore, è meglio non attendere che passi ma rivolgersi subito allo specialista per evitare che l’articolazione, non adeguatamente trattata, si danneggi ulteriormente e, nel tempo, possa degenerare in artrosi. Se la prima terapia può prevedere antidolorifici e antinfiammatori per ridurre il dolore – conclude il dottor Nicola Santori -, solo in seguito lo specialista indicherà la terapia adatta da seguire per recuperare le funzionalità dell’articolazione e ritornare a praticare sport.»
Arti marziali senza rischi. 4 consigli per la prevenzione delle lesioni.
Evitare traumi e lesioni è possibile, conclude il dottor Santori. Ecco 4 norme di prevenzione per proteggere le articolazioni e praticare arti marziali senza rischi:
1) potenziare i muscoli dell’anca: molto consigliato è l’allenamento in acqua, che permette di rinforzare i muscoli dell’articolazione.
2) allenarsi con istruttori esperti: non improvvisare i gesti delle arti marziali. Allenarsi con esperti, invece, significa apprendere le tecniche adatte per migliorare la postura e l’esecuzione del movimento, oltre a proteggere le articolazioni.
3) fare sempre riscaldamento e stretching: molto importanti per prevenire il dolore all’anca, non vanno mai trascurati né prima né dopo l’allenamento.
4) alternare i tipi di allenamento: molto efficace è il cross-training, cioè l’alternanza di vari sport (per esempio, arti marziali, corsa, nuoto, ginnastica) per sviluppare la muscolatura in maniera armoniosa e renderla più forte ed elastica.
In Anca Surgical Center, le patologie dell’anca e di tutte le cause di dolore inguinale vengono trattate secondo un innovativo approccio multidisciplinare che include ortopedici, chirurghi generali, ginecologi ed urologi.
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