Dopo un intervento di sostituzione protesica dell’anca, per quanto tempo bisogna seguire il percorso di riabilitazione? Risponde il dottor Nicola Santori, direttore di Anca Surgical Center.
«In caso di intervento di protesi dell’anca – afferma il dottor Nicola Santori, direttore dell’Anca Surgical Center – la riabilitazione ottimale dura tra i due e i tre mesi. Si tratta di una componente importante per il recupero della funzionalità articolare e della mobilità, e per tornare a svolgere le proprie normali attività quotidiane. La riabilitazione, affidata a specialisti, interviene non solo in fase post-operatoria ma anche prima dell’intervento. Infatti, una buona preparazione muscolare è consigliata per ottenere i migliori risultati dall’intervento di protesi di anca».
Protesi dell’anca, quando comincia la riabilitazione?
Il giorno stesso dell’intervento, su indicazione del chirurgo, il paziente viene affidato al fisioterapista per la valutazione degli esercizi da effettuare nelle prime giornate post-operatorie in base al tipo di intervento. «È importante – dice il dottor Santori – che il lavoro inizi subito, per evitare le complicanze legate all’immobilità come trombosi venose profonde, embolie e infezioni polmonari». La riabilitazione è personalizzata in base alla età del paziente, alle condizioni generali ed al tipo di intervento ed è pertanto essenziale la comunicazione tra il chirurgo e l’equipe riabilitativa.
Le moderne tecniche chirurgiche, applicate nel nostro centro, permettono di velocizzare al massimo la ripresa post operatoria. Al paziente è concesso di regola il carico completo immediato ed è pertanto possibile iniziare a camminare del giorno stesso dell’intervento, se l’operazione è stata svolta la mattina o dal giorno successivo se l’intervento è stato eseguito nel pomeriggio. Alla deambulazione sono associati esercizi per riprendere l’articolarità ed il controllo muscolare e parimenti vengono spiegate al paziente come eseguire le attività di igiene personale e di vita quotidiana. Questo primo periodo riabilitativo dura circa due settimane e si svolge in parte durante il ricovero».
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Il “lavoro” a casa
Il paziente che ha subìto un intervento di protesi di anca, deve abituarsi ad una sua nuova normalità. L’articolazione che ha causato dolore e limitazioni funzionali per tanto tempo ora, con l’applicazione della protesi, è di nuovo funzionante e il paziente deve riabituarsi ad usarla. Compito della riabilitazione è accompagnare e guidare il paziente a un ritorno a una normale vita quotidiana e sportiva. Per questo motivo, agli esercizi mirati a potenziare la muscolatura e il movimento, si accompagna un meticoloso lavoro teso a riequilibrare la postura errata assunta negli anni a causa della artrosi dell’anca. È questo forse il lavoro più importante del riabilitatore e comporta uno studio globale del movimento di ogni singolo paziente e l’impostazione di esercizi in palestra e in acqua mirati al recupero del corretto coordinamento muscolare. Questa fase di normalizzazione post-operatoria può durare fino a 3 mesi, a seconda del paziente, e dipende fondamentalmente da quanto lavoro è necessario per “smontare” tutti i meccanismi di compenso assunti negli anni di dolore e di zoppia. Nella maggior parte dei casi – conclude il dottor Santori – dopo il terzo mese si conclude il periodo di riabilitazione e il paziente torna ad una vita assolutamente normale.